In passato la sindrome dell’intestino irritabile o IBS (dall’inglese Irritable Bowel Syndrome), che in Italia colpisce 1 persona su 10, veniva chiamata malattia psicosomatica perché si pensava dipendesse dal cervello l’arrivo di quel tipico mal di pancia che “comunicava” a una persona di essere stressata.
“Oggi, dopo decenni di ricerca, si è capito che all’origine dell’IBS ci sono anche alterazioni organiche che dipendono dalla dieta, dal microbiota e dall’asse tra cervello e intestino, due organi che comunicano quotidianamente e costantemente. Per questo le patologie come l’IBS non si definiscono più funzionali, ma dell’asse cervello-intestino che nei pazienti è alterata”, spiega Giovanni Barbara, professore di Medicina interna e gastroenterologia all’università di Bologna e organizzatore del convegno internazionale “IBS Days” che si è appena svolto a Bologna.
Come influisce la dieta
“Alcuni alimenti ad alto potere fermentativo detti FODMAP possono indurre o far peggiorare i disturbi intestinali caratteristici dell’IBS: dolore e crampi addominali, gonfiore, meteorismo, diarrea o stipsi in via prevalente o alternate tra loro. A contatto con il microbiota, questi cibi fermentano e producono gas e sostanze che danno fastidio all’intestino. Per citarne alcuni, aglio, cipolla, carciofi, asparagi, mele, pere, cachi, albicocche. Per questo lo specialista prescrive una dieta a basso contenuto di cibi FODMAP”.
“La dieta a sua volta impatta sul microbiota. Gli alimenti possono modificare la composizione di batteri, virus e funghi che vivono nell’intestino. Se è in disequilibrio (disbiosi), il microbiota può indurre infiammazione e alterazione della permeabilità della barriera epiteliale. L’epitelio è una grande superficie assorbente dell’intestino che ha un compito complesso: permettere l’assorbimento dei nutrienti e, allo stesso tempo, impedire il passaggio di microbi. L’epitelio di un intestino irritabile diventa iper permeabile: le giunzioni strette tra una cellula epiteliale e l’altra si allentano e iniziano a passare sostanze che dovrebbero essere bloccate. Raggiunta la parete intestinale, queste sostanze stimolano un’infiammazione che contribuisce al cambiamento del microbiota e alla manifestazione dei sintomi; il cervello riceve il messaggio di mandare il segnale di dolore. Il meccanismo dieta-microbiota-intestino-cervello è interdipendente: quando si scompensa un elemento saltano anche gli altri”.
Perché la serotonina influisce sui sintomi di IBS
“La serotonina è un ormone che regola le funzioni digestive. E’ prodotta per il 95% nell’intestino e per il 5% nel cervello dove contribuisce a modulare il tono dell’umore. In alcuni pazienti, un eccesso di serotonina può favorire la diarrea, una carenza può invece essere associata a stitichezza”.
Cosa si aspetta in futuro
“Ci saranno novità sul trapianto di microbiota per il quale Bologna e Roma sono i centri approvati dal ministero. L’intervento consiste nell’isolare dall’intestino di donatori sani e super selezionati il materiale ricco di microbiota e trasfonderlo nel colon di un paziente. Oggi è un salvavita per chi ha una grave infezione: quella da Clostridium difficile. Ci sono dati promettenti sul trapianto anche in altre condizioni patologiche. Il passo successivo sarà identificare le popolazioni batteriche benefiche e creare compresse per una cura mirata”.
Che cos’è la dieta FODMAP
Ogni persona ha il proprio microbiota che si nutre prevalentemente di fibre vegetali dalla cui fermentazione crea sostanze, come per esempio gli acidi grassi a catena corta, importanti per regolare la funzionalità intestinale. Maggiore è la biodiversità microbica, migliore sarà la salute dell’intestino e, di conseguenza, la nostra.
“Può sembrare una contraddizione, ma la dieta a basso contenuto di cibi FODMAP limita il consumo di frutta e verdura”, precisa il gastroenterologo Barbara. “E’ vero che allevia i sintomi, ma dall’altra parte impoverisce il microbiota che non trova più quel substrato utile per crescere. Per questo è importante non autoprescriversela e affidarsi sempre a uno specialista che con il passare del tempo la modifica e la integra in modo da non essere carenti di sostanze nutritive preziose. Per esempio, le mele e le pere possono essere sostituite con il kiwi che non fermenta e fornisce lo stesso quei nutrienti ideali per permettere al microbiota di svilupparsi”.
I cibi FODMAP
Contenuto di FODMAP | Frutta | Verdura | Cereali | Latticini | Frutta secca e semi | Legumi | Bevande | Dolci e dolcificanti |
Alto (da evitare) | Mele Pere Albicocche More Ciliegie Fichi Cachi Mango Pesche Prugne Pompelmo Banana baby o ladyfinger, se matura | Aglio Cipolla Funghi Carciofi Asparagi Porri Cavolfiore Topinambur Mais in scatola | Grano Kamut Orzo Segale Tutti i prodotti derivati da questi cereali | Latte | Anacardi Pistacchi Datteri Fichi secchi | Tutti (eccetto quelli indicate sotto) | Succhi di frutta – eccesso di fruttosio Rum Vino dolce Tisana al finocchio Camomilla Tisana al tarassaco | Miele Sciroppo d’agave Tutti i dolcificanti in -olo (xilitolo, mannitolo…) |
Medio (ammessi in piccole quantità) | Cocco grattugiato (18gr / <37gr) Avocado (20gr / <40gr) | Sedano (10gr / <20gr) Pomodori secchi (due pomodorini/<4 pomodorini) Cuori di carciofo in scatola (28gr/ <56gr) Patate dolci (70gr/ <140gr) Bietola (20gr/ <41gr) | Fiocchi d’avena (23gr / <47gr) Grano saraceno (27gr / <54gr) Gallette di mais (una galletta) | Ricotta | Mandorle Nocciole Crema di mandorle e/o nocciole (vedi quantità di mandorle/nocciole) Tahin (crema di sesamo) Uvetta | Ceci in scatola, non secchi* (44gr / <86gr) Piselli (36gr / <72gr) Fagioli bianchi, non secchi* (35gr / <70gr) | Tè nero Acqua di cocco (100ml/ <250ml) | Cioccolato al latte o bianco (15gr / <30gr) |
Basso (consentiti) | Banana (100gr / -) Kiwi (150gr / -) Arance (130gr / -) Mandarini (86gr / -) Limoni (6gr / -) Ananas (140gr / -) Fragole (140gr / -) Rabarbaro (130gr / -) Mirtilli (28gr / <60gr) Lamponi (45gr / <90gr) Melone (90gr / <160gr) Uva (150gr / -) | Melanzana Carote Sedano rapa Cicoria Lattuga Radicchio Rucola Pomodori Pastinaca Zucca Indivia belga Patate Olive Fagiolini (86gr / <12 Broccoli (47gr / <100gr) Cavoletti di Bruxelles (38gr / <100gr) Spinaci (38gr / <150gr) Zucchine (66gr/ <100gr) Finocchio (49gr / <100gr) Pomodorini (68gr / -) Cavolo cinese (Bok-choy) (85gr / <160gr) Peperoni (52gr / -) secondo la sensibilità personale | Riso Prodotti derivati dal riso come gallette di riso (28gr / 56gr), crackers di riso, noodles di riso Miglio (non è ancora stato testato: consumare con moderazione) Quinoa Amaranto Pasta e pane senza glutine* Mais Prodotti derivati dal mais come polenta, tortillas, pasta di mais, crackers di mais, e corn flakes senza glutine Pane di farro con lievito madre** | Latte senza lattosio Parmigiano Reggiano Formaggi molto stagionati Camembert Cheddar Chèvre Pecorino Emmental Fiocchi di latte Feta Burro | Noci (30gr o 10pz / <100gr) Arachidi (30gr o 32pz/ -) Pinoli (14gr o un cucchiaio / <100gr) Noci Brasiliane (30gr o 10pz/ <100gr) Noci pecan (30gr o 10pz / <100gr) Noci di macadamia (40gr o 20pz/ -) Semi di chia (24gr o due cucchiai / <48gr) Semi di zucca (23gr o due cucchiai / <100gr) Sesamo (11gr o un cucchiaio / <66gr) Semi di girasole (6gr o un cucchiaino/ <70gr) Burro d’arachidi (50gr o 2 cucchiai / -) | Lenticchie in scatola, non secche* (46gr / -) | Tisana alla menta piperita Latte di soia (da proteine della soia, non da semi di soia) Latte di cocco Tè verde e bianco Caffè* secondo la sensibilità personale Vino* (un bicchiere) Birra* (33cl) | Marmellata di fragole (40gr / -) Cioccolato fondente (30gr / <90gr) Cacao (2 cucchiaini / Stevia Zucchero bianco Zucchero di canna Sciroppo d’acero Sciroppo di riso |
6 curiosità
- La sindrome dell’intestino irritabile è caratterizzata dalla ricorrenza di sintomi e nei casi più severi dalla loro permanenza per un’ampia fetta della nostra vita.
- Le più colpite da IBS sono le donne tra i 40 e i 50 anni. Mano a mano che si va avanti con l’età tende, però, a calare la prevalenza dell’intestino irritabile.
- La diagnosi di IBS è prevalentemente clinica: la si formula dopo una buona anamnesi e dopo l’esclusione, con appositi esami, di celiachia e di coliti microscopische si possono manifestare con gli stessi sintomi di IBS.
- Attenzione ai medicinali. Negli USA, tra i primi 8 farmaci somministrati ai bambini, 5 sono antibiotici. Abusarne significa sterminare il microbiota in una fase delicata come quella della crescita.
- Se venisse aperto, l’epitelio coprirebbe la superficie di un campo da tennis.
Dal mio articolo su Corriere della Sera inserto Salute.
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Credito foto in apertura: Jakub Kapusnak/Unsplash.
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