
Lo scopo? Far uscire la pizza dall’idea dello strappo alla regola. Farla diventare, senza rinunciare al gusto di uno dei cibi simbolo del nostro Paese, un piatto che rispecchi la dieta mediterranea. Così è nato il progetto “Pepe in grani – Pizza Mediterranea”, firmato dal maestro pizzaiolo Franco Pepe, il “re” della pizzeria Pepe in grani a Caiazzo (Caserta), e dalla biologa nutrizionista Michelina Petrazzuoli. Pepe ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’onorificenza di Cavaliere al merito.
L’idea è di realizzare una pizza con un apporto calorico costituito per il 55-60% da carboidrati, per il 15-20% da proteine e per il 25-30% da grassi, nel rispetto dei dettami della dieta mediterranea. Il Comitato Campania di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro ha riconosciuto 7 pizze di questo speciale menu come rispettose dei principi di sana alimentazione, riassunti qui sotto.

In che cosa consistono le variazioni
I cambiamenti consistono nel ricalcolo dei macronutrienti: carboidrati, proteine e grassi. Quindi:
- il panetto classico di 260/300 g si riduce a 200 g per dare il giusto apporto di carboidrati;
- le proteine aumentano per restare nelle percentuali mediterranee del 15-20%; sulla marinara “la ritrovata” (nella foto in apertura) si aggiungono acciughe per avere sia proteine sia acidi grassi omega 3;
- gli oli si misurano per offrire il giusto apporto di grassi; per assicurare gli omega 3 si ricorre all’uso di frutta a guscio e semi.
Il ruolo centrale delle fibre
Riequilibrati i macronutrienti, l’attenzione cade sulle fibre. Spesso nella ristorazione si considerano marginali, ma hanno una importanza enorme nella risposta metabolica di chi siede a tavola. L’esigenza è di trovare un modo di includerle nella giusta proporzione e senza perdere le proprietà nutrizionali del vegetale. Per esempio, la rucola o il basilico, se posti sulla pizza troppo calda o addirittura inserita in forno durante la cottura, perdono le proprie caratteristiche. Nasce così l’idea dell’extra piatto: è una ciotolina di vegetali servita separatamente. Serve a completare il pasto e rientra nelle 5 porzioni al giorno di frutta e verdura consigliate dalle linee guida per restare in salute.
Ogni pizza ordinata sostiene AIRC
Il progetto prevede anche un sostegno diretto all’attività dei 5mila ricercatori impegnati a rendere il cancro sempre più curabile. Per tutto il 2022, per ogni “Pizza Mediterranea” ordinata saranno devoluti da 1 a 3 euro alla Fondazione AIRC.
Credito foto in apertura: Instagram.
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