
Circa il 50% degli italiani è intollerante al lattosio, lo zucchero del latte. “L’intolleranza consiste nella mancanza parziale o totale della lattasi, un enzima che ha il compito di scindere il lattosio nei due zuccheri che lo compongono (glucosio e galattosio) e permetterne la digestione. La lattasi si “spegne” con il passare degli anni: solo chi riesce a mantenerne il gene “acceso” digerisce bene il lattosio che è presente in tutti i tipi di latte”, spiega Danilo Cariolo, biologo nutrizionista.
Come riconoscere i sintomi
Questo significa eliminare i formaggi dalla dieta? “E’ un errore molto comune, ma ogni caso è a sé”, prosegue l’esperto. “Si è visto, per esempio, che un microbiota ricco di lattobacilli, batteri “buoni” che degradano lo zucchero del latte, a volte può compensare la carenza di lattasi. Basta un sintomo per far nascere il sospetto di intolleranza: dolori e crampi addominali, flatulenza, meteorismo, gonfiore, pesantezza di stomaco, diarrea, stitichezza. Togliere per un periodo formaggi e latticini per vedere come reagisce il soggetto è una soluzione che può suggerire il medico, l’unico a poter formulare una diagnosi”.
I test a disposizione
“Solo in caso di dubbio è utile sottoporsi al test genetico e a quello del respiro, due esami che spazzano via ogni incertezza sull’intolleranza al lattosio; i sintomi, infatti, si possono confondere con quelli della sindrome del colon irritabile o di un’infezione batterica. Se i disturbi compaiono anche con il consumo di prodotti senza lattosio, lo specialista valuterà eventuali allergie alle proteine del latte”.
I celiaci spesso sono intolleranti
“Infine, chi è celiaco, ossia è intollerante al glutine, spesso lo è anche al lattosio. Questo accade perché la celiachia distrugge le cellule che ricoprono i villi intestinali e proprio su quelle cellule si trova l’enzima lattasi”.
Stagionati o freschi: ecco quali scegliere. Occhio alle fonti insospettabili
“I processi di fermentazione, come nel caso del gorgonzola, e di stagionatura, come per il grana e il parmigiano, predigeriscono il lattosio, cosa che capita anche in yogurt e kefir grazie all’azione dei batteri”, precisa il biologo nutrizionista che ha preparato la tabella qui sotto. “I formaggi freschi sono quelli che ne hanno di più. Infine, occhio alle fonti insospettabili, come il prosciutto cotto”.
Formaggi con lattosio | Formaggi senza lattosio con minime tracce | Alimenti che potrebbero contenere lattosio |
Ricotta | Parmigiano Reggiano Grana Padano Trentingrana | Margarine |
Mozzarella | Fontina | Dolci in genere |
Stracchino | Gorgonzola | Gelati |
Fiocchi di latte | Asiago | Cioccolato |
Robiola | Casera | Prosciutto cotto e insaccati |
Primo sale | Emmentaler | Prodotti per l’infanzia (pappe, minestrine, biscotti) |
Formaggini | Caciocavallo | Prodotti da forno |
Sottilette | Pecorino | Creme spalmabili |
Formaggi spalmabili | Provolone | Farmaci |
Dal mio articolo su Diva e donna.
Credito foto in apertura: HNBS/Pixabay.
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